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Perdita uditiva e rischio di cadute: esiste un legame?

Diversi studi dimostrano che i problemi all’udito aumentano significativamente la probabilità di cadute, soprattutto negli anziani. Secondo una ricerca pubblicata su PubMedCentral, le persone con ipoacusia presentano un rischio di caduta aumentato del 51% rispetto a chi ha un udito normale. In un altro studio di Nature, si evidenza come gli adulti con perdita uditiva abbiano una probabilità di cadere 2,4 volte superiore rispetto ai loro coetanei con udito nella norma. Addirittura, anche una lieve riduzione dell’udito può triplicare il rischio di cadute. Ma perché?

Questo fenomeno è in gran parte legato alla correlazione tra udito ed equilibrio: quando l’udito viene compromesso, si osserva una riduzione della stabilità posturale, con conseguente maggiore rischio di inciampare o cadere.

Come udito ed equilibrio sono collegati

La connessione tra udito e equilibrio risiede nell’anatomia dell’orecchio interno, che ospita sia la coclea (organo indispensabile per l’udito) sia il sistema vestibolare (organo indispensabile per l’equilibrio), collegati al cervello tramite il nervo vestibolococleare.

Il sistema vestibolare include:

  • Tre canali semicircolari, che rilevano i movimenti rotatori in tre direzioni (su-giù, destra-sinistra, inclinazione)
  • Due organi otolitici (utricolo e sacculo), sensibili ai movimenti lineari e alle variazioni di accelerazione dovute alla gravità; sono dotati di cellule ciliate immerse in una sostanza gelatinosa con granuli di calcio che stimolano i recettori sensoriali.

Queste strutture inviano segnali al cervello sull’orientamento del corpo e della testa, contribuendo alla coordinazione di postura, oculomotricità e movimenti. Quando le informazioni sensoriali sono alterate, aumenta il rischio di instabilità, vertigini e di conseguenza di cadute.

Intervenire sulla perdita uditiva e prevenire le cadute

Per intervenire sulla perdita uditiva e prevenire le cadute, è fondamentale partire da un controllo audiologico precoce, che consenta di individuare tempestivamente eventuali deficit e di quantificarne la gravità.

In molti casi, l’utilizzo di protesi acustiche su misura rappresenta una soluzione efficace, poiché permette di recuperare la percezione dei suoni ambientali importanti, come passi, segnali di allarme o rumori circostanti, migliorando così la consapevolezza spaziale e riducendo il rischio di inciampare. Inoltre, l’amplificazione sonora contribuisce a diminuire il carico cognitivo: quando l’udito è compromesso, il cervello deve impegnarsi maggiormente per interpretare i suoni, sottraendo risorse alla coordinazione e alla postura; ripristinare una buona capacità uditiva libera quindi energie mentali preziose per il mantenimento dell’equilibrio.

Oltre alle soluzioni acustiche, in presenza di sintomi vestibolari come vertigini o sensazione di instabilità, può essere utile un percorso di riabilitazione specifico, con esercizi mirati a rafforzare il sistema dell’equilibrio.

Anche l’adattamento dell’ambiente domestico gioca un ruolo importante: eliminare tappeti scivolosi, migliorare l’illuminazione e installare corrimano nei punti critici riduce le possibilità di cadute accidentali. Infine, incoraggiare un regolare esercizio fisico aiuta a mantenere tono muscolare, riflessi pronti e una migliore coordinazione motoria, tutti fattori che contribuiscono a garantire maggiore stabilità e sicurezza nella vita quotidiana.

Conclusione

In sintesi, esiste una connessione molto concreta e scientificamente supportata tra perdita dell’udito e rischio di cadute, specialmente nella popolazione anziana. L’orecchio interno, tramite la coclea e il sistema vestibolare, è cruciale sia per sentire che per mantenere l’equilibrio. Ignorare una perdita uditiva significa non solo rinunciare alla comunicazione, ma aumentare la vulnerabilità a cadute potenzialmente gravi. Ecco perché consigliamo di effettuare regolari controlli dell’udito presso i nostri centri acustici.

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